la storia
come e perchè ho inventato le Aqualander
Di Walter Monici
Molti anni fa ero in vacanza con gli amici sulla costa occidentale della Sardegna e durante un viaggio alla scoperta di nuove spiagge eravamo arrivati in una bellissima baia circondata da una spiaggia di sabbia bianca.
Nonostante la sua bellezza, il posto era quasi deserto e quando sono entrato in acqua ho capito perché c’erano così poche persone.
A pochi metri dalla spiaggia sabbiosa cominciava una piattaforma di rocce vulcaniche e coralli appena sotto la superficie che doveva essere superata prima di poter nuotare.
Camminandoci mi sono procurato un taglio mentre i miei amici delle escoriazioni e spine di ricci.
Walter Monici, designer of Aqualander shoes
Walter Monici, designer of Aqualander shoes
Qualcuno è entrato con le ciabatte ma poi ho doveva nuotare tenendole in mano.
Ho provato con le pinne ma era difficile camminare e mi facevano perdere l’equilibrio.
Allora ho provato le scarpe da mare di un amico ma ho capito subito che nuotare con quelle scarpe era frustrante.
A stile sentivo che mancava completamente la spinta del piede e aumentava la resistenza dell’acqua e anche nuotando a rana sentivo poca spinta e i piedi pesanti.
Dopo quell’esperienza, ed essendo un designer, ho iniziato a pensare a soluzioni per migliorare le prestazioni delle scarpe protettive: ho iniziato tagliando le pale di un vecchio paio di pinne, ma erano sempre pesanti e scomode per camminare sulla spiaggia, e inoltre non danno la stessa sensazione di nuoto libero e naturale che si ha a piedi nudi.
Presto ho capito che il problema era nella forma della punta arrotondata delle scarpe che crea vortici, produce resistenza all’avanzamento e non ha presa sull’acqua.
Quindi ho incollato alcune superfici in gomma e schiuma su una scarpa come l’estensione della parte superiore del piede, per aumentare la superficie e dare una forma idrodinamica alla punta.
Come nelle auto da corsa, dove  piccole superfici aerodinamiche contribuiscono in modo sostanziale all’efficienza complessiva, a maggior ragione in una scarpa da nuoto dove la densità del fluido è molto maggiore, cambiare la forma della punta cambia completamente le prestazioni e si ha meno resistenza e maggiore spinta.
I primi test erano completamente positivi e così erano nate le Aqualander.
Sentivo meno resistenza all’avanzamento e maggiore spinta.
Una differenza enorme rispetto alle solite scarpe da mare, ma una sensazione di maggiore spinta anche rispetto a nuotare a piedi nudi nonostante le piccole dimensioni della pinnetta.
Ho notato che le scarpette potenziano la battuta dei piedi in tutti gli stili ma soprattutto a dorso e a rana in cui la spinta delle gambe è percentualmente più importante.
Allo stesso tempo, potevo camminare tranquillamente sui sassolini della spiaggia, correre normalmente,  camminare protetto su ciottoli e rocce dei bassi fondali e poi raggiunta l’acqua profonda, nuotare con la stessa sensazione del nuoto naturale a piedi nudi, anche meglio.

Dopo aver costruito diversi prototipi e numerosi test tra cui anche uno con un ex nuotatore della staffetta 4×100 olimpica di Tokio, ho depositato un brevetto di invenzione e ho iniziato a cercare un produttore.
Il primo a credere nell’idea e ad investire nello sviluppo degli stampi è stato Daniel Son, manager di Ballop, un’azienda coreana di scarpe e abbigliamento sportivo.

Zen drawings at the beginning
Zen drawings at the beginning
a clay model
a clay model
the first wood last
the first wood last
the fourth last made in polystirene
the fourth last made in polystirene
 first sample from mould
first sample from mould
the final cut
the final cut
the final last on the left, a 3d print of the shoe and the first model
the final last on the left, a 3d print of the shoe and the first model

Lo sviluppo non è stato facile a causa della distanza, delle difficoltà linguistiche e della novità del prodotto, ma oggi possiamo dire che Aqualander è la marca di scarpe da mare che garantiscono il massimo del design e delle prestazioni e che consente a tutti di camminare e correre comodi e protetti, e di potersi tuffarei e nuotare meglio che a piedi nudi, senza problemi, per farti sentire un nuotatore migliore.
Aqualander, un altro pianeta rispetto alle solite scarpe da spiaggia